Covid-19 a Catania, controlli Nas: reagenti scaduti, test in profumeria e mancate notifiche all’Asp

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Nell’ambito di una maxi operazione del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministro della Sanità, sono stati scoperti in quel di Catania reagenti scaduti in laboratori di analisi, test per ricerca anticorpi in una profumeria e mancate notifiche di positività al Coronavirus all’Asp locale. Sono stati ispezionati dai militari del Nas in tutta Italia 285 laboratori di analisi e aziende, privati e convenzionati, e altre strutture similari che operano nel commercio e nell’erogazione di test di analisi molecolari, antigeniche e sierologiche per l’accertamento della eventuale positività al Covid-19. Nella città etnea sono state accertate l’assenza di predisposizione e attuazione di piani e la mancanza di protocolli preventivi all’interno delle cliniche. In particolare sono stati riscontrati 6 episodi, a vario titolo, di mancanza di tecnici di laboratorio abilitati e di uso di reagenti e diagnostici scaduti. Individuata anche l’attivazione abusiva di punti prelievo, ematici e biologici senza adeguate condizioni igienico-sanitarie.

Sono state trovate anche farmacie, erboristerie e profumerie che vendevano al dettaglio ai clienti kit di analisi sierologiche anticorpali destinati al solo uso professionale sanitario e non adatti all’autodiagnosi. Dunque sono stati sequestrati 153 tra kit di diagnosi e dispositivi medici irregolarmente detenuti per la vendita al dettaglio o per l’effettuazione di analisi. In una profumeria sono stati scoperti e sequestrati 16 kit diagnostici per la ricerca di anticorpi Sars-CoV-2 di verosimile provenienza estera e destinati all’uso esclusivo di professionisti sanitari. I test rapidi, occultati dentro contenitori anonimi in prossimità della cassa, erano detenuti a temperatura ambiente invece che a quella raccomandata tra 2 e 8 °C con un possibile pregiudizio dell’efficacia diagnostica e conseguente inattendibilità dell’esito analitico.

I Nas di Catania hanno denunciato il legale responsabile e il direttore tecnico di un centro privato accreditato di analisi cliniche in quanto ritenuti responsabili di aver utilizzato, per gli esami di laboratorio a carico del Servizio sanitario regionale, reagenti scaduti di validità custoditi in celle frigorifere senza dispositivo di controllo della temperatura. Sequestrati 12 contenitori di reagenti e diagnostici in vitro dal valore complessivo di 1.000 euro.

I Carabinieri hanno individuato 5 laboratori di analisi convenzionati che non ottemperavano alle procedure obbligatorie di inserimento degli esiti analitici ai test Covid-19 nella piattaforma regionale. L’omessa-ritardata comunicazione dei casi di positività emersi a seguito delle analisi cliniche sugli utenti evidenzia una grave responsabilità. Le ispezioni dei militari, condotte in tutto il territorio nazionale, hanno rilevato irregolarità in 67 centri oggetto di controllo. Sono state contestate 94 violazioni penali e amministrative per un ammontare di 145mila euro di sanzioni pecuniarie.

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